La mia rivista
Sentivo il bisogno di vedere le mie immagini stampate.
Di raccoglierle in un contenitore che fosse lento, tattile, vero.
Nei social ogni fotografia è sola, inghiottita da un flusso senza memoria.
In questa rivista le immagini possono respirare.
Hanno una direzione, un ritmo, un contesto.
Ogni numero è un frammento di paesaggio interiore.
Un inizio. Ma anche un ritorno.
Il Grande Cretto di Alberto Burri e Gibellina
Questo primo numero è dedicato a un luogo che è, insieme, ferita e memoria.
Il Cretto di Alberto Burri sorge sulle rovine della vecchia Gibellina, distrutta dal terremoto del Belice nel 1968. Una colata di cemento bianco, immobile, spettrale, che disegna i contorni della città com’era.
Un’opera d’arte totale. Un silenzio abitato.
Non troppo lontano sorge la nuova Gibellina. Moderna, discontinua, distante.
Due città che non si parlano, ma si guardano. Una vive nel passato che non c’è più, l’altra nel presente che fatica a sentirsi casa.
In mezzo, il mio sguardo.
Scopri la gallery estesa
Una selezione di immagini e materiali che non trovano spazio nella rivista cartacea.
Backstage, appunti visivi, frammenti, suoni.
Tutto ciò che resta fuori ma che, in qualche modo, fa parte del racconto.
Ogni numero è un punto di partenza
Per ogni numero pubblicato e acquistabile nel sito, aggiungerò in questa pagina una selezione di immagini non presenti nella rivista.
Una piccola estensione, un fuori campo.
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