Scelgo il mosso lascio che la luce scriva il movimento che il corpo diventi disegno, che la luce sia memoria di un passaggio. Non è la fotografia del movimento. È il movimento che diventa fotografia.
È ora che i progetti lasciati per anni in un cassetto escano e prendano vita. È arritao il primo numero di [g]/ dedicato al grande cretto e a Gibellina
Il vento è il primo a farsi sentire.Muove l’acqua, increspa i pensieri,porta via le inquietudiniper lasciare spazio a nuove sensazioni. Il panorama scompare,inghiottito dalle nuvole.Solo la riva resiste,accendendo qualche lucecome un segnale. Scelgo un tempo lungo,voglio contenereil cielo che si oscura,l’acqua che diventaluminosa e sospesa. Il pontile restanero, netto,deciso a…